Rivista
Mondoauto Luglio 2022
La rievocazione del glorioso Gran Premio di Napoli di F1, organizzato dall’Automobile Club Napoli, che si è svolta su iniziativa dell’associazione Casco Azzurro, con il nostro patrocinio, è stata una valida occasione per rinverdire ed attualizzare lo spirito del nostro Sodalizio che nacque oltre 110 anni fa proprio per promuovere lo sport ed il turismo automobilistico.
Erano tempi in cui l’auto era un bene di lusso di cui poteva disporre solo una ristrettissima e facoltosa fetta di popolazione, per lo più nobili. E così, nel 1906 un illustre ed illuminato ingegnere napoletano, di padre scozzese e madre indiana, Lamont Young, insieme a 38 notabili della società partenopea dell’epoca, diede vita ad un circolo esclusivo, qual era appunto l’Automobile Club Napoli.
Nel tempo, poi, l’automobile è diventata, via via, un bene sempre più di massa, un simbolo di modernità, libertà e sviluppo, l’icona del Novecento. Di conseguenza anche la natura stessa del Club è mutata, divenendo progressivamente espressione non più di una specifica e ristretta categoria di utenti della strada, ma di un bisogno diffuso – la mobilità – da promuovere e difendere a tutti i livelli. Perciò la legge ha riconosciuto a questa associazione lo status di Ente pubblico ritenuto “necessario per lo sviluppo economico, civile, culturale e democratico del Paese”. In pratica siamo l’unico Ente pubblico deputato alla tutela del diritto alla mobilità di tutti gli utenti della strada, a prescindere dal mezzo utilizzato. Una mobilità, cioè, responsabile, che significa assunzione di comportamenti consapevoli dei propri diritti, ma ancor più dei propri doveri.
Concetto questo che abbiamo voluto ribadire con forza anche in occasione del 105° Giro d’Italia di ciclismo che ha fatto tappa a Napoli, attraverso la campagna di sensibilizzazione “Rispettiamoci, insieme sulla stessa strada”. Un'iniziativa per ribadire che la strada è di tutti e che dobbiamo imparare ad usarla nel rispetto delle regole e degli altri. Questo è, infatti, il filo conduttore sia degli incontri con i giovani che teniamo nelle scuole, sia delle nostre campagne di sensibilizzazione sulla legalità e la sicurezza stradale che si avvalgono di testimonial di alto profilo, a partire dal Presidente della repubblica e dal Papa. Non a caso siamo stati i primi e soli ad aver fatto indossare ad un Papa - Francesco - un casco per moto, durante una sua visita a Napoli, proprio per sollecitare gli utenti della strada ad osservare sempre comportamenti corretti e responsabili, in difesa dell’ambiente e della vita