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Napoli, giovedì 28 marzo

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Il “Roma”: ieri, oggi e domani, ricordando i Mosconi di Cicin

Il Presidente

160 anni del Roma, un altro grande traguardo per il quotidiano più antico d’Italia. Io ne posso parlare per gli ultimi 60, poiché già da ragazzo ne seguivo i cosiddetti “gossip”. Allora non si chiamavano così, ma “Api, mosconi e vespe” di Settimia Cicinnati o Cicin di cui ero amico, abitando nello stesso palazzo dove sono nato in via Costantinopoli, e che spesso andavo a trovare nello stabile di Achille Lauro a via Marina, in cui risiedeva proprio il Roma dove la valente giornalista mi raccontava le cronache mondane con dovizia di gustosi particolari. Erano pettegolezzi trattati e scritti con grande stile e compostezza, qualità oggi molte rare che hanno ceduto il passo, ahinoi, alla ricerca frenetica e ossessiva di scandali, o pseudo tali, da descrivere e riportare con decisa crudezza e, spesso, violenza se non addirittura sadismo.  Il Roma, in verità, si è distinto per  uno stile corretto e rispettoso della dignità umana, sempre e comunque sia nelle pagine di cronaca che in quelle cosiddette di costume. I suoi “rumors” sono incisivi, ma mai brutali, né gratuiti e tanto meno “fake news”.
Un’altra cifra distintiva di questo glorioso giornale è l’assoluta  libertà di pensiero, anche politico, l’ampia autonomia nella scelta degli argomenti da trattare che garantisce a quanti, come me, usufruiscono dei suoi spazi per commenti, opinioni e considerazioni di interesse pubblico.  Un’ospitalità che non ha mai subìto dinieghi, censure, né limitazioni, anche nei casi in cui il pensiero espresso poteva divergere da quello di chi lo dirige con competenza e merito, ma anche con grandi sacrifici tra le varie difficoltà economiche in cui si deve operare quando non c’è un mecenate, né un vero padrone.
Ed allora tanti auguri al Roma, e a chi ci lavora, nella speranza che possa continuare a raccontare la grande bellezza della nostra cara Napoli, pur intrisa di lacune, difficoltà e contraddizioni, trascinate e sommate nei secoli, su cui questo giornale non manca mai di far luce con uno sguardo obiettivo, lucido e, quando occorre, critico e inflessibile.

 

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