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Napoli, venerdì 29 marzo

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Obbligatori i dispositivi anti-abbandono dei bambini

ReportAci

E' in vigore la norma che prevede l'obbligo di far viaggiare in auto i bambini di età inferiore a 4 anni su seggiolini dotati di dispositivi anti-abbandono. Lo ha chiarito una circolare del Ministero dell'Interno in cui si precisa che il regolamento di attuazione di tale disposizione ha preso il via il 7 novembre scorso ed a partire dalla stessa data sono applicabili anche le sanzioni per chi viola la norma in questione. Tuttavia, per venire incontro alle esigenze delle famiglie impossibilitate a mettersi in regola nei termini previsti, il Governo è prossimo a varare una moratoria per posticipare l'applicazione delle sanzioni a carico dei trasgressori.
Come si ricorderà, per evitare il ripetersi dei tragici episodi di cronaca relativi a bambini abbandonati distrattamente in auto con fatali conseguenze per la loro vita, la legge n. 117/2018 introdusse un'apposita modifica all'articolo 172 del Codice della Strada. Con il comma 1-bis veniva stabilito, nei casi di trasporto di minori di quattro anni, l'obbligo di utilizzare sui veicoli di categorie M1 (auto sino a 8 posti a sedere oltre al conducente), N1, N2  e N3 (mezzi adibiti al trasporto merci) un apposito dispositivo  di allarme volto a prevenire il loro abbandono a bordo. Tali dispositivi, naturalmente, dovevano essere rispondenti alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali da stabilire mediante decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. La stessa legge dava al Ministero 60 giorni di tempo per emanare il regolamento, fissando altresì la decorrenza del citato obbligo al 120.mo giorno dall'emanazione del regolamento stesso e comunque non oltre il primo luglio 2019. Come spesso accade in Italia, il decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti  non è stato emanato per tempo, inducendo il Ministero dell'Interno a diramare un'apposita circolare (era il 3 luglio)  per chiarire che non era possibile sanzionare i trasgressori in quanto impossibilitati ad uniformarsi alle misure previste. L'attesa è finita il 23 ottobre scorso quando, in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il sospirato Decreto del Ministero Infrastrutture e Trasporti recante le specifiche tecnico-costruttive dei sistemi anti-abbandono. Trascorsi i canonici 15 giorni dalla sua pubblicazione, il regolamento è entrato in vigore e con esso anche la possibilità di sanzionare chi fa viaggiare in auto bambini di età inferiore a 4 anni su seggiolini privi del sistema anti-abbandono.
Questi dispositivi, specifica il Decreto n.122/2019 possono essere integrati all'origine nel seggiolino, oppure costituire una dotazione di base o un accessorio del veicolo; ma, possono anche essere indipendenti sia dal sistema di ritenuta per bambini sia dal veicolo. Per quanto concerne le caratteristiche funzionali essenziali, il dispositivo deve segnalare, in automatico,  l'abbandono  di un bambino di età inferiore a 4  anni mediante l'attivazione di un segnale d'allarme (visivo-acustico o visivo-aptico), percepibile all'interno o all'esterno dell'abitacolo, in grado di  attirare tempestivamente l'attenzione  del  conducente. Il congegno, inoltre,  deve  dare  un  segnale  di  conferma al conducente dell'avvenuta attivazione e, se alimentato a batteria, comunicare i livelli bassi di carica rimanente.  Naturalmente, è richiesta la  conformità alle norme Ue sulla sicurezza dei prodotti e la marcatura CE; e deve essere compatibile con gli attacchi delle cinture, del seggiolino e con eventuali altre parti del veicolo, senza alterarne le caratteristiche di omologazione. Il dispositivo, altresì, può essere dotato di un sistema di comunicazione automatico capace di inviare automaticamente messaggi o chiamate ad uno smartphone o altro device mobile.
Inoltre, il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 , recependo il contenuto dell'articolo 3 della Legge n.117/2018, ha previsto incentivi del valore di 30 euro per l'acquisto dei dispositivi anti-abbandono le cui modalità di erogazione saranno stabilite  a breve da un decreto del  Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto  con  il  Ministro dell'economia e delle finanze.  

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